Così si è espressa la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 42490/23, la quale ha annullato la sentenza della Corte d’Appello di Roma emessa, tra gli altri, nei confronti di un amministratore di fatto di una società con residenza fiscale all’estero, limitatamente al delitto di cui all’art. 5 del d.lgs. n. 74/2000.
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