La Cassazione Penale, con sentenza n. 8293/2024, si è pronunciata in relazione al ricorso dell’imputato, il quale, in qualità di datore di lavoro di fatto, è stato ritenuto colpevole del reato di cui all’art 590, commi 1, 2 e 3, c.p., per avere causato delle lesioni personali ad un lavoratore, dipendente della società. Oltre ai profili di colpa generica, sub specie di imprudenza, negligenza e imperizia, è stata contestata all’imputato la violazione di specifiche norme del d.lgs. 81/2008 (artt. 18, co. 1, lett. d) punto 2 in riferimento all’art. 763 co. 1 lett. d) e art. 43 co. 1 lett. e-bis) e dell’art. 2087 cod. civ.

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