La Corte di Cassazione con la sent. n. 21640 del 19 maggio 2023 ha precisato che, qualora il reato presupposto sia prescritto, il giudice debba comunque procedere all’accertamento della responsabilità della persona giuridica nel cui interesse o vantaggio l’illecito è stato commesso.

La Suprema Corte si è inoltre focalizzata sulla responsabilità dell’ente che, pur essendo correlata alla commissione di un reato da parte di un soggetto nel suo interesse o vantaggio, mantiene un’autonoma configurazione giuridica che deve essere necessariamente fondata sull’effettiva e completa analisi del modello organizzativo adottato dall’ente.

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