La vicenda sottoposta allo scrutinio dei giudici della Suprema Corte di Cassazione, era relativa all’ipotesi delittuosa di lesioni colpose, con violazione della disciplina antinfortunistica, inizialmente ascritta al datore di lavoro, al suo delegato e al medico competente, nonché – ai sensi dell’art. 25-septies D.lgs. 231/01, all’ente di appartenenza.

All’esito delle indagini, il Pubblico Ministero, con unico decreto, aveva disposto, da un lato, l’archiviazione del procedimento nei confronti dell’Ente, con trasmissione del provvedimento al Procuratore Generale territoriale ai sensi dell’art. 58 D.lgs. 231/01, dall’altro, aveva richiesto l’archiviazione nei confronti delle persone fisiche ai sensi dell’art. 408 c.p.p.

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