La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 46855/2023, ha confermato le statuizioni cui era pervenuta la Corte d’Appello di Brescia, in ordine alla condanna dell’imputato, in qualità di preposto, con funzioni di capocantiere, per il reato di cui all’art. 589 c.p. commi 1 e 2, e art. 61 c.p., n. 3.

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