la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14343 del 26 febbraio 2025 si è pronunciata sia sulle conseguenze – in termini di responsabilità amministrativa dell’Ente – della declaratoria di estinzione del reato presupposto per intervenuta prescrizione, sia sul tema della responsabilità da decreto legislativo 231 nei gruppi di imprese.
La vicenda analizzata dalla sesta sezione prendeva le mosse dai ricorsi promossi avverso una sentenza della Corte di Appello di Bari, che confermava la declaratoria, resa dal Giudice di primo grado, di estinzione del reato per intervenuta prescrizione nei confronti dell’imputato (per il reato di cui agli artt. 356 commi 1 e 2, c.p. in relazione all’art. 355 comma 2, n. 1, c.p. e 640 cpv n. 1 c.p. per la fornitura, in violazione al capitolato di appalto, di materiale inadeguato e di qualità inferiore a quanto pattuito per la realizzazione di un nuovo porto commerciale) e la pronuncia di condanna, emessa a carico della Società incolpata, per l’illecito amministrativo ex d.lgs. n. 231/2001 (delitto presupposto quello di cui all’art. 640 c.p.). Avverso la sentenza della Corte di Appello proponevano ricorso sia l’imputato che l’Ente incolpato.
Questo contenuto è solo per gli associati
Effettua il login o Associati per sbloccare il contenuto!