Lo scorso 5 luglio è stato adottato il nuovo “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro“, sottoscritto da Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, MISE, INAIL e parti sociali il 30 giugno.
Il documento sostituisce il precedente Protocollo e fornisce indicazioni operative sulle misure che ciascun datore di lavoro può adottare, declinandole secondo le peculiarità della propria organizzazione, allo scopo di tutelare la salute delle persone presenti all’interno dei luoghi di lavoro e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.
Più nello specifico, il Protocollo contiene indicazioni relative ai seguenti aspetti:
- le informazioni, sul rischio COVID-19, per tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro;
- le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro;
- la gestione degli appalti;
- la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria;
- le precauzioni igieniche personali;
- i dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
- la gestione degli spazi comuni;
- la gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti;
- la gestione di una persona sintomatica in azienda;
- la sorveglianza sanitaria;
- il lavoro agile;
- la protezione rafforzata dei lavoratori fragili.
Inoltre, il nuovo Protocollo prevede che le mascherine FFP2 sul luogo di lavoro non siano obbligatorie in via generale, ma che possano rappresentare un presidio importante soprattutto con riferimento a:
- ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori;
- ambienti aperti al pubblico;
- ambienti ove non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative.
In ogni caso, le Parti si sono impegnate ad incontrarsi in caso di mutamenti dell’attuale quadro epidemiologico e, comunque, entro il 31 ottobre prossimo.